Banca del Germoplasma dell'Università di Pavia per la conservazione ex situ della flora spontanea e dell'agro-biodiversità

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Banca del Germoplasma Vegetale dell’Università di Pavia: attivita', attrezzature e partnership internazionali

La Banca del Germoplasma Vegetale dell’Università di Pavia è una struttura adibita alla conservazione ex situ a lungo termine dei semi delle specie vegetali selvatiche e coltivate. Particolare attenzione è riservata alle piante selvatiche utili all’uomo (usefull plants), tra cui quelle alimurgiche, officinali, ai parenti selvatici delle specie coltivate (CWR - Crop Wild Relatives) e alle cultivar agrarie ed ortive tradizionali locali, importanti a livello di conservazione della diversità genetica in ambito agro-ambientale. La struttura, attiva dal 2005, viene nel tempo migliorata ed ampliata, rappresentando un centro di ricerca all'avanguardia per chiunque sia interessato alla conservazione dei semi, delle piante ed al loro uso sostenibile. 

Servizi

La Banca del Germoplasma attua servizio di deposito semi per le aziende agricole, sviluppa progetti di uso sostenibile delle risorse fitogenetiche e fornisce campioni di semi per alcune specie target coinvolte in specifici progetti di ricerca e conservazione.

Ricerca

In collaborazione con altri laboratori dell’Università di Pavia, tra cui quelli di Ecologia dei Semi (Resp. Dott. A. Mondoni), di Ecologia Vegetale e Conservazione delle Piante (Resp. Prof. G. Rossi) e di biotecnologie (Resp. Prof.ssa Alma Balestrazzi) la Banca del Germoplasma svolge ricerche sull’ecologia vegetale, la germinazione e l’eco-fisiologia dei semi, soprattutto a fronte dei cambiamenti climatici. Tali attività sono documentate da diverse pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e vari progetti di ricerca e di conservazione a livello europeo e mondiale (es. ENSCONET, NASSTEC, GLORIA , Alpine Seed Conservation and Research Network).

Network

Dal 2017 la Banca del Germoplasma è entrata a far parte dello European Genebank Integrated System (AEGIS), una piattaforma che collega tutte le banche semi d’Europa in un unico sistema comune per la conservazione a lungo termine dei campioni appartenenti alle Risorse Genetiche Vegetali per il Cibo e l’Agricoltura (PGRFA) (http://www.ecpgr.cgiar.org/aegis/aegis-homepage/). Sempre nel 2017 ha inoltre aderito all'Inventario PlantA-Res (come Università di Pavia) ed è registrata nel sistema mondiale di collezioni della FAO (WIEWS).

Protocolli

La Banca del Germoplasma svolge attività di caratterizzazione e conservazione a lungo termine dei semi, seguendo specifici protocolli standard internazionali in tema di conservazione ex situ (es. ENSCONET). Vengono inoltre predisposti e conservati campioni d’erbario di riferimento per la determinazione delle specie (normalmente identificati nel Dipartimento e conservati pressi l’Erbario PAV, presso il Dipartimento Scienze della Terra e dell’Ambiente, U.O. di Ecologia del Territorio).

I campioni di semi, una volta giunti in Banca, sono essiccati e puliti, eliminando eventuale altro materiale vegetale (es. foglie, rami, frutti, semi abortiti, ecc.). Successivamente, ogni campione viene caratterizzato, annotandone la massa e il numero semi. Il processo di essiccazione, che prevede lo stoccaggio dei semi a 15°C e all’umidità relativa (UR) di 15%, è una procedura indispensabile per garantire il successivo congelamento a -18°C del germoplasma. In seguito, i semi verranno scongelati ad intervalli regolari solo per verificarne la vitalità e quindi l’effettiva conservabilità, mediante test di germinazione. Tutte le informazioni relative ai campioni di semi gestiti vengono archiviate in uno specifico data base elettronico interno.

Come ulteriore garanzia di conservazione a lungo termine, la maggior parte delle specie stoccate in Banca sono duplicate presso altre banche del germoplasma, tra cui la Millennium Seed Bank (Royal Botanic Gardens, Kew, UK) e la Svalbard Global Seed Vault (Global Crop Diversity Trust, Norvegia).