Riqualificazione Castagneti della Val Codera
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- Pubblicato Venerdì, 31 Maggio 2013 08:49
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Il progetto Riqualificazione ambientale e gestione degli habitat “Lande secche europee” e “Foreste di Castanea sativa” nel SIC/ZPS Val Codera” prevede l’attuazione di buone ed idonee pratiche selvi-colturali ed agronomiche, volte a favorire la conservazione degli habitat di interesse dell’Unione Europea, riferibili alla vegetazione xerica di tipo submediterraneo afferente all’habitat 4030 (All. I dir. 43/92/CEE), ed il recupero e la gestione delle formazioni a Castanea sativa, afferenti all’habitat 9260 (All. I dir. 43/92/CEE), presenti nella porzione occidentale del SIC/ZPS IT2040018 “Val Codera” (laterale in sinistra idrografica della Valchiavenna, in Provincia di Sondrio).
Mitigazione degli effetti del cambiamento climatico
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- Pubblicato Mercoledì, 27 Giugno 2012 12:35
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Negli ultimi 20 anni si é assistito ad un’accelerazione degli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui la perdita di numerose popolazioni di piante spontanee rare e di interesse floristico. Particolarmente a rischio sono gli ambienti umidi di pianura e quelli di alta montagna.
Per arrestare la perdita di biodiversità e i danni dovuti ai cambiamenti climatici, la strategia prioritaria internazionalmente riconosciuta consiste in azioni integrate di conservazione in situ (ovvero nel loro ambiente naturale di vita) e ex situ (cioè al di fuori dell’habitat naturale).
Per il progetto sono state selezionate una serie di specie minacciate dal riscaldamento climatico.
L'Università degli Studi di Pavia ha effettuato le raccolte in campo di queste specie.
Parte di questi semi è stata destinata alla conservazione ex situ, cioè sono stati messi al sicuro nella banca del germoplasma. In tale struttura, i semi raccolti in natura, vengono puliti, essiccati e poi congelati, in modo da poterli mantenere vitali per centinia di anni.
Il resto dei semi è stato impiegato per la conservazione in situ. Cioè una volta fatti germinare i semi, sono stati coltivati fino ad ottenere piante adulte che verranno destine a interventi di reintroduzione o rafforzamento e per la realizzazioe di display gardens.
Il progetto è stato cofinanziato da Fondazione Cariplo, e i partenr sono il Parco del Monte Barro, con il Centro Flora Autoctona e il Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'università di Pavia.
Conservazione ed ecoturismo in Valle dei Ratti
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- Pubblicato Sabato, 14 Gennaio 2012 16:18
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Questo progetto realizzato in collaborazione con la Comunità Montana della Valchiavenna, grazie al cofinanziamento di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, ha permesso di compiere delle azioni di miglioramento dell'habitat prioritario H*6230 Nardeti ricchi di specie. Inoltre, mediante un campagna di divulgazione, si è voluto promuovere l'ecoturismo in Valle dei Ratti e negli altri siti della RETE NATURA 2000 presenti in Valchiavenna e non solo...
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito internet realizzato appositamente per il progetto.
Liste Rosse della Flora Italiana
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- Pubblicato Martedì, 07 Febbraio 2012 13:23
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Come sancito da linee guida internazionali quali Global Strategy for Plant Conservation (GSPC) e European Plant Conservation Strategy (EPCS), la valutazione del rischio d’estinzione a carico degli organismi selvatici secondo il protocollo IUCN (2001) ha un ruolo strategico nell’ambito delle azioni volte a limitare le perdite di biodiversità. Ciononostante, a livello globale, la frazione di organismi vegetali sottoposti ad assessment rimane generalmente molto ridotta (5% della flora angiospermica, 2% di quella pteridofitica, 1% o meno per brioflora e micoflora rispettivamente), poiché un quadro d’insieme esaustivo esiste solo per le gimnosperme (valutato il 92% delle entità descritte).
Varietà Agronomiche da Conservazione
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- Pubblicato Sabato, 14 Gennaio 2012 15:18
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Recentemente la Banca del Germoplama dell'Università di Pavia ha aperto le porte dei suoi congelatori ai semi delle specie agronomiche e in particolar modo alle antiche varietà (landraces), un tempo molto coltivate ma negli ultimi 40-50 anni scalzate dalle varietà commerciali in Italia e in Europa.
Alcuni agricoltori mantengono ancora in vita queste preziosissime varietà che racchiudono, al loro interno, quella diversità genetica e tutti quei caratteri che un giorno non lontano potrebbero rilevarsi fondamentali per la creazione di varietà più resistenti (es. cambiamenti climatici e malattie). Infatti, in moti casi è nota la loro "rusticità", che le rende adatte ad es. alla coltivazione in regime di agricoltura biologica, oltre che, più in generale, nelle zone di origine. Inoltre queste varietà in molti casi mostrano interessanti qualità organolettiche e nutrizionali (es. basso contenuto di glutine nei grani antichi), che le rendono molto ricercate dai consumatori. Ciò, negli ultimi 10 anni, ha dato vita a "ritorni alla coltura", piuttosto che richiesta di incremento di produzione, là dove è stata mantenuta. Per questi motivi la conservazione del germoplasma in banca aumenta notevolmente la possibilità di sopravvivenza di queste varietà e del loro uso in agricoltura (filiera corta, ma non solo).
In attesa che questa importante iniziativa venga riconosciuta anche a livello istituzionale lanciamo il nostro appello ai coltivatori, "custodi di queste preziose varietà" a donare un po' di semi alla Banca del Germoplasma dell'Università di Pavia al fine di metterli al sicuro per i prossimi secoli.