Varietà Agronomiche da Conservazione
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- Pubblicato Sabato, 14 Gennaio 2012 15:18
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Recentemente la Banca del Germoplama dell'Università di Pavia ha aperto le porte dei suoi congelatori ai semi delle specie agronomiche e in particolar modo alle antiche varietà (landraces), un tempo molto coltivate ma negli ultimi 40-50 anni scalzate dalle varietà commerciali in Italia e in Europa. Alcuni agricoltori mantengono ancora in vita queste preziosissime varietà che racchiudono, al loro interno, quella diversità genetica e tutti quei caratteri che un giorno non lontano potrebbero rilevarsi fondamentali per la creazione di varietà più resistenti (es. cambiamenti climatici e malattie). Infatti, in moti casi è nota la loro "rusticità", che le rende adatte ad es. alla coltivazione in regime di agricoltura biologica, oltre che, più in generale, nelle zone di origine. Inoltre queste varietà in molti casi mostrano interessanti qualità organolettiche e nutrizionali (es. basso contenuto di glutine nei grani antichi), che le rendono molto ricercate dai consumatori. Ciò, negli ultimi 10 anni, ha dato vita a "ritorni alla coltura", piuttosto che richiesta di incremento di produzione, là dove è stata mantenuta. Per questi motivi la conservazione del germoplasma in banca aumenta notevolmente la possibilità di sopravvivenza di queste varietà e del loro uso in agricoltura (filiera corta, ma non solo).
In attesa che questa importante iniziativa venga riconosciuta anche a livello istituzionale lanciamo il nostro appello ai coltivatori, "custodi di queste preziose varietà" a donare un po' di semi alla Banca del Germoplasma dell'Università di Pavia al fine di metterli al sicuro per i prossimi secoli.
Viaggio in una banca del germoplasma, dove scusa?
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- Pubblicato Lunedì, 31 Ottobre 2022 15:35
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La biodiversità ha un ruolo centrale nella sicurezza alimentare mondiale, ecco uno dei motivi per i quali la PAC, la Politica Agricola Comune incentiva gli agricoltori a preservarla. In Italia il ruolo dell'agricoltore e dell'allevatore custode della biodiversità è stato formalizzato con una legge del 2015, mentre al di fuori del campo sono le banche del germoplasma a conservare i semi in luoghi sicuri. Qui troverete il link al podcast realizzato all'interno del progetto Azzurro, Verde e Marrone (ParteciPac) in cui verrà esplorata la banca del Germoplasma dell'Università di Pavia:
https://www.spreaker.com/user/15381030/azzurroverdemarrone-stagione2puntata2?utm_campaign=radio_share_link&utm_medium=app&utm_source=radioandroid
Ospiti:
Graziano Rossi, professore di Botanica ambientale applicata, UniPv
Francesco Ferrari, referente Banca del Germoplasma di Pavia
Marina Collina, ricercatrice del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, UniBo
Per approfondire:
La Rete Rurale Nazionale spiega il ruolo degli agricoltori custodi: https://bit.ly/3SKd2jz
Potenziamento delle attività di conservazione della biodiversità vegetale presso la Banca del Germoplasma
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- Pubblicato Martedì, 13 Marzo 2012 15:28
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Grazie ai finanziamenti ottenuti negli anni da vari soggetti, tra cui la Fondazione Banca del Monte di Lombardia, la Banca del Germoplasma dell'Università di Pavia ha potuto migliorare gli standard di ricerca acquistando, strumentazioni per l'analisi della capacità germinativa dei semi e per attrezzare l'erbario di riferimento della Banca del Germoplasma. Vengono trattati semi di piante sia spontanee (flora selvatica) che coltivate (CWR, landraces), nonché altre entità, sulla base di progetti messi a punto ad hoc.
THE CROP WILD RELATIVES PROJECT
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- Pubblicato Giovedì, 04 Novembre 2021 16:56
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The CWR project
Crop wild relatives are the wild ‘cousins’ of our cultivated crops. In the same way that the wolf is related to the dog, CWRs are related to our food plants. Crop wild relatives possess many valuable traits that are fairly easily identifiable, such as resistance to pests and diseases, salinity tolerance, and drought tolerance. However, scientists have also discovered valuable genetic diversity in crop wild relatives that is not only hidden, but also somewhat unexpected.
The project Adapting Agriculture to Climate Change: “Collecting, Protecting and Preparing Crop Wild Relatives” aims to collect important species of crop wild relatives, ensure their long-term conservation, and facilitate their use in breeding new, improved crops.
This 10-year project was launched in 2011 with US$50 million in funding from the Government of Norway. Managed by the Crop Trust with the Royal Botanic Gardens, Kew, the Project is implemented in partnership with national and international genebanks and plant breeding programs around the world.
Project activities
The project includes four main components: the prioritization of crop wild relatives based on a gap analysis, the collection of CWR in the field, CWR conservation in genebanks, and the use of CWR in pre-breeding efforts to prepare them for crop breeders.
Project activities are:
- Prioritization
- Collecting
- Conservation
- Information Systems
- Pre-breeding
- Evaluation
- Capacity Building
Project Crops
The project focuses on collecting the wild relatives of 29 priority crops. These have been selected based on their importance and occurrence on Annex 1 of the International Treaty on Plant Genetic Resources for Food and Agriculture
Project Partners
Collecting agreements have been signed with 24 countries. Use projects (pre-breeding and evaluation) involve almost 100 national and international partners in 43 countries.
The Project’s collecting efforts in Italy are being coordinated by the Department of Earth and Environmental Sciences of the University of Pavia (UNIPV-DSTA). Collectors from the University of Pavia will target crop wild relatives from eight wild genepools: alfalfa, barley, bread wheat, carrot, grasspea, oat, pea, and vetch. Collecting will take place during the project period of 2013-2015.
BBC WEBPAGE
http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-23410177
APPROFONDIMENTI
Strumenti di intervento in ambito nazionale
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- Pubblicato Lunedì, 23 Gennaio 2012 11:31
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Fin dal 2008 per le piante di interesse agronomico il MIPAAF con le Regioni e P.A. ha elaborato un Piano Nazionale sulla Biodiversità di interesse agricolo, con l’obiettivo generale di coordinare l’insieme delle iniziative di conservazione della biodiversità in agricoltura e introdurre un Sistema nazionale di tutela. A tutt’oggi non esiste un’iniziativa simile per le piante non-coltivate e si resta in attesa di proposte da parte del MATTM. Tuttavia, fin dal 2005, è stata costituita l’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro denominata RIBES, con un’iniziativa che parte dal mondo dell’Università e delle Amministrazioni sul territorio (Regioni, Provincie, Parchi, Musei), oltre a privati.